La polenta “uncia”

Sabato sono andato a cena al ristorante “La Baita” a Menaggio e ho mangiato la polenta uncia: la foto non rende giustizia, ma la pancia ricorderà a lungo.


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8 risposte a “La polenta “uncia””

  1. Avatar jeby

    Anch’io l’ho mangiata sabato! Ma a milano, alla trattoria Pulentin Musica e Vin! :D

  2. Avatar Gio

    Quando si tratta di cibo, vogliamo i dettagli: l’indirizzo può batare (altrimenti mi tocca cercarmelo da me… ;)

  3. Avatar VBB - Il Blog della Creatività

    Ma la ricetta? Aspetto fiduciosa ;)

    A presto, Elena

  4. Avatar Gio

    La polenta uncia, secondo la moda antica, deve annegare nel burro fuso.

    In parole povere fate cuocere della polenta, meglio se di grano duro, in un paiolo di rame; durante la cottura fate sciogliere del burro in misura abbastanza da vedere il “liquidino” che non riesce più a incorporarsi; mescolate sempre, rigorosamente, con un tarello di legno per evitare i grumi; alla fine aggiungere del formaggio (ad esempio il Branzi).

    Ad occhio e croce è così, lo scorso capodanno ci venne parecchio bene.
    Nel caso chiedo consigli al fratello semi-cuoco che studia a Bra.

  5. Avatar pora gent
    pora gent

    ma poveri milanesotti del ca..o, cose fate i saputelli di polenta uncia che non sapete nemmeno cos’è?! che povera cultura culinaria che avete, mi fate pena…

    1. Avatar Gio

      Lamentarsi non è mai servito a nulla se non a farsi voler male, per cui se hai delle cose da dire, ben vengano! altrimenti il tuo commento resterà qui, perso nel limbo delle cose mezze dette.
      Conosci una ricetta migliore, diccela, siamo qui apposta!

  6. Avatar Gio

    In giro c’è davvero della “povera gente”…

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